giovedì 18 settembre 2014

Tunisia - ultimo giorno - Un po' di turismo

L’ultima mezza giornata a Tunisi, dopo tre serate consecutive di festeggiamenti, è dedicata esclusivamente al turismo. Sveglia alle otto, colazione in hotel, il taxi ci aspetta all’uscita per iniziare la nostra visita dell’area archeologica di Cartagine.
 

Sulla strada da Tunisi a Cartagine
La prima tappa è la collina di Byrsa, da cui si gode una fantastica vista sul mare. Qui, acquistando un unico biglietto, si ha l’accesso a diverse aree in cui poter ammirare i resti dell’antica città romana. Nella prima visita, i ruderi del Foro ci deludono un po’. Del resto noi veniamo da una città dove i ruderi non mancano di certo…perciò è normale che qualche resto neanche ben conservato ci faccia poco effetto...facciamo un giretto tra basamenti di colonne ormai scomparse e sarcofagi, e proseguiamo la visita nel museo archeologico, comodo anche per sfuggire al caldo-umido che già comincia a farsi sentire.
 
Ruderi sulla collina di Byrsa


All’interno del museo, apprezzo soprattutto i mosaici policromi (ho un debole per i mosaici) e alcuni resti di statue…un po’ meno le ciotole e i “cocci”, che, come ho già scritto altrove, per quanto possano essere di alta importanza storica, si trovano un po’ in tutti i musei archeologici del mondo e alla lunga mi annoiano.

 
 
 
 
La nostra visita non dura molto, ci aspettavamo di più, anche se le cose più interessanti dobbiamo ancora vederle…
 
La seconda tappa  del nostro mini tour, si svolge presso il Teatro Romano. Della struttura originaria resta ben poco, le gradinate sono state interamente ricostruite, ha comunque una bella grandezza (è il più importante in Africa) e ospita ogni anno un festival di musica leggera con concerti di artisti provenienti da tutto il mondo.
 

L'interno del teatro Romano 

Anche stavolta il tempo di guardarci in giro, fare un paio di foto, e poi ripartiamo per la zona più interessante: le Terme di Antonino. Anche stavolta un magnifico panorama sul mare, e un parco più grande in cui disperdersi allontanandosi dalle comitive di viaggiatori in pullman alla ricerca di un angolo (e di un rudere) in cui leggere le didascalie lontano dalla folla.
In questo caso valgono molto di più le foto dei resoconti.
 
 

 
Personalmente mi aspettavo qualcosa in più da questa visita, ma devo ammettere che fa comunque un grande effetto ammirare l’arte e l’ingegno dei Romani, soprattutto davanti a una vista spettacolare con il mare turchese sullo sfondo.
 
Negozio di souvenir all'uscita delle Terme
 
Dopo l’immersione nella storia Romana, ci dirigiamo verso un’altra attrazione della zona, la cittadina di Sidi Bou Said. Anch’essa situata in cima a una collina, a 20 km da Tunisi, è nata come villaggio di pescatori e successivamente divenuta meta e residenza di artisti provenienti da ogni parte del mondo.  La caratteristica principale della città sono gli edifici dipinti in bianco, con porte e finestre decorate in blu. La passeggiata tra le sue stradine è piacevole e suggestiva, anche se i negozietti locali propongono un po’ troppa paccotaglia, basta ignorarli e proseguire il cammino alla ricerca di un altro portone da ammirare e fotografare.
Anche in questo caso, le foto valgono più della descrizione.


 
 
Una delle bellissime porte blu

 
Durante la nostra passeggiata, ci siamo fermati per una sosta presso l’edificio di Dar El Annabi, casa tradizionale di un mercante tunisino trasformata in un museo per turisti, che permette di farsi un’idea dei vari ambienti di un’abitazione locale e della vita che vi si svolge(va) ogni giorno…molto carino, un po’ inquietanti i manichini, dall’aria impolverata, ma più che altro avrei gradito qualche informazione in più sull’arredamento, sulla divisione degli spazi, ecc. Forse una visita guidata sarebbe stata utile.  In ogni caso una tappa che abbiamo fatto volentieri.
 
L'interno della casa di Dar El Annabi
 
Dopo qualche altro giro per le stradine del paese, torniamo al taxi…il nostro soggiorno a Tunisi sta per terminare. Il tempo (lungo) di un pranzo in piscina con i nostri amici, i saluti di rito, e poi via verso l’aeroporto, dove aspetteremo diverse ore, dato che il nostro volo è in ritardo. In Italia sono in corso degli scioperi e si sono scombussolati gli orari di tutti i voli. Ricordo, perché mi pare di averlo già scritto altrove, che se siete in Tunisia e dovete rientrare a casa, vi conviene spendere fino all’ultimo dinaro fuori dall’aeroporto. Una volta passato il controllo bagagli, al Duty Free è possibile pagare soltanto in Euro.
 
Il nostro viaggio termina con un volo al tramonto, bello ma rumoroso, perché i bimbi piccini di alcuni passeggeri, che già scalpitavano in aeroporto, dopo tutta quell’attesa si sono agitati non poco…deliziando la nostra oretta di viaggio con urla da Guinness dei primati.
 
 
La nostra breve (ma intensa) avventura tunisina termina qui. Porterò nel cuore e ricorderò sorridendo gli abbracci delle persone che ho conosciuto, l’emozione di danzare con loro, la felicità dei miei amici sposi, tutto quello di nuovo che ho assaggiato-visto-provato. E’ stata una bella occasione non solo di svago, ma di cultura, amicizia e condivisione.

Il prossimo viaggio sarà più vicino e un po’ meno turistico. Scopriremo (forse) assieme il mare del Salento nella mia settimana di vacanze estive.

Nessun commento:

Posta un commento