Il secondo giorno ad Amsterdam è stato quasi interamente
dedicato alla visita del parco Keukenhof, che è stato la reale meta del mio
viaggio.
Se vi capita di visitare il sito internet, noterete
che il posto è chiuso per la maggior parte dell’anno. E’ solo in primavera,
infatti, che fioriscono i tulipani, e restano a mostrare tutto il loro
splendore solo per pochi mesi.
Il parco ospita più di 7 milioni di fiori, con circa 800
diverse varietà di tulipani.
E’ un viaggio che consiglio di tutto cuore. Io amo la natura
e in particolare i suoi colori, ma è praticamente impossibile restare
insoddisfatti di fronte a certe meraviglie…
Credo che per questo post le foto parleranno da sole, e per
me sarà davvero difficile fare una selezione e decidere quali vale la pena di
pubblicare e quali scartare.
A titolo informativo per chi decidesse di andare, sappiate
che i biglietti si possono acquistare anche prima di partire, direttamente sul
sito web, che propone anche combinazioni con ingresso e trasporto andata e
ritorno dal centro città.
Il percorso da
Amsterdam dura circa una mezz’ora. Il bus ha orari ben precisi e consente di
organizzare la visita senza stress.
Il parco, inutile dirlo, è una meraviglia. Anche se non mi
piace moltissimo l’idea della manipolazione e degli ibridi su qualsiasi tipo di
pianta, frutto o prodotto naturale, devo ammettere che il lavoro dei botanici
in questo luogo ha dato risultati davvero straordinari.
Eccone qualche assaggio:
Oltre ai tulipani, il parco ospita mostre a tema con altri
bellissimi fiori. Un padiglione intero, molto grande, è dedicato alle orchidee,
un altro è allestito con decorazioni floreali a tema. Non c’è proprio modo di
annoiarsi.
Manichini vestiti di fiori
alllestimenti in corso
Composizioni insolite
Camminando per il parco sono coinvolti tutti i sensi…non solo
i colori brillanti dei fiori, ma anche l’olfatto…stavolta però il profumo è di
cose buone da mangiare…già dalle 11 si sente nell’aria una scia speziata di
wurstel e di prosciutto affumicato…difficile resistere alla tentazione di un
panino, e ne vale la pena, perché sono buonissimi.
Dal margine del parco si vedono i campi coltivati a
tulipani, strisce ordinate di colore che contrastano con il grigiastro del
cielo.
Alla fine della visita, ritorniamo all’ingresso, dove siamo
accolti dalle buffe note di un organetto meccanico. E’ una struttura pittoresca
e un po’ kitsch, suona grazie a schede perforate (come una specie di enorme
carillon) ed è attivo nel parco da circa 23 anni.
Tornati in città, ci dedichiamo a un giretto nella zona
dello shopping nei dintorni di piazza Dam.
Dove ceniamo la sera? Non mi ricordo. Quello che so di
sicuro è che l’unico “cibo olandese” l’ho assaggiato qualche giorno dopo…per il
resto cucina internazionale di tutti i tipi, ma nulla di memorabile, un
peccato, per una golosa come me.
In ogni caso la visita al parco è stata al di sopra di ogni
aspettativa. Non perdetelo, davvero, è un posto che vi resterà nel cuore.