sabato 25 luglio 2015

Amsterdam secondo giorno - il Keukenhof

Il secondo giorno ad Amsterdam è stato quasi interamente dedicato alla visita del parco Keukenhof, che è stato la reale meta del mio viaggio.

Se vi capita di visitare il sito internet, noterete che il posto è chiuso per la maggior parte dell’anno. E’ solo in primavera, infatti, che fioriscono i tulipani, e restano a mostrare tutto il loro splendore solo per pochi mesi.

Il parco ospita più di 7 milioni di fiori, con circa 800 diverse varietà di tulipani.

E’ un viaggio che consiglio di tutto cuore. Io amo la natura e in particolare i suoi colori, ma è praticamente impossibile restare insoddisfatti di fronte a certe meraviglie…

Credo che per questo post le foto parleranno da sole, e per me sarà davvero difficile fare una selezione e decidere quali vale la pena di pubblicare e quali scartare.

A titolo informativo per chi decidesse di andare, sappiate che i biglietti si possono acquistare anche prima di partire, direttamente sul sito web, che propone anche combinazioni con ingresso e trasporto andata e ritorno dal centro città.

Il percorso da Amsterdam dura circa una mezz’ora. Il bus ha orari ben precisi e consente di organizzare la visita senza stress.

Il parco, inutile dirlo, è una meraviglia. Anche se non mi piace moltissimo l’idea della manipolazione e degli ibridi su qualsiasi tipo di pianta, frutto o prodotto naturale, devo ammettere che il lavoro dei botanici in questo luogo ha dato risultati davvero straordinari.

Eccone qualche assaggio:   


















Oltre ai tulipani, il parco ospita mostre a tema con altri bellissimi fiori. Un padiglione intero, molto grande, è dedicato alle orchidee, un altro è allestito con decorazioni floreali a tema. Non c’è proprio modo di annoiarsi.

Manichini vestiti di fiori



 alllestimenti in corso



Composizioni insolite


Camminando per il parco sono coinvolti tutti i sensi…non solo i colori brillanti dei fiori, ma anche l’olfatto…stavolta però il profumo è di cose buone da mangiare…già dalle 11 si sente nell’aria una scia speziata di wurstel e di prosciutto affumicato…difficile resistere alla tentazione di un panino, e ne vale la pena, perché sono buonissimi.

Dal margine del parco si vedono i campi coltivati a tulipani, strisce ordinate di colore che contrastano con il grigiastro del cielo.



Alla fine della visita, ritorniamo all’ingresso, dove siamo accolti dalle buffe note di un organetto meccanico. E’ una struttura pittoresca e un po’ kitsch, suona grazie a schede perforate (come una specie di enorme carillon) ed è attivo nel parco da circa 23 anni.



Tornati in città, ci dedichiamo a un giretto nella zona dello shopping nei dintorni di piazza Dam.


Dove ceniamo la sera? Non mi ricordo. Quello che so di sicuro è che l’unico “cibo olandese” l’ho assaggiato qualche giorno dopo…per il resto cucina internazionale di tutti i tipi, ma nulla di memorabile, un peccato, per una golosa come me.

In ogni caso la visita al parco è stata al di sopra di ogni aspettativa. Non perdetelo, davvero, è un posto che vi resterà nel cuore.

lunedì 20 luglio 2015

Arrivo ad Amsterdam

Come anticipato nel post precedente, il viaggio che vi racconto non è “freschissimo” perciò sicuramente mi sfuggirà qualche dettaglio. Del volo mi ricordo poco, se non che è partito la mattina prestissimo (e ha comportato una discreta levataccia all’alba) e che i controlli sulle dimensioni del bagaglio a mano erano parecchio severi. Ricordo anche che il percorso dall’aeroporto all’hotel è stato più lungo del previsto perché ci è scappato il pulmino sotto il naso…

In ogni caso arrivati all’hotel abbiamo trovato una struttura molto moderna e curatissima nei dettagli. Tanto da mettere quasi in imbarazzo, quando entrando nella hall con i miei “vestiti da turista” (quando viaggio cerco sempre un abbigliamento extra comodo e volutamente poco appariscente) mi sono rivolta alla reception per chiedere la chiave della stanza.

Nonostante l’aspetto super trendy e modaiolo, il personale è stato gentilissimo. La nostra stanza era arredata nei toni del nero e del bianco. L’aspetto più curioso (e imbarazzante) della camera era il bagno: distinto in due parti (una per il wc, l’altra per doccia e lavabo) e separato dal resto dell’ambiente solo da una parete di vetro scuro, con buona pace della privacy.

In camera appena arrivati restiamo ben poco, partiamo subito in esplorazione dei dintorni.

Il mercato è ancora aperto, così andiamo subito a curiosare tra le bancarelle. Ci restiamo un po’ male, però: a parte qualche rivendita di prodotti gastronomici locali (a cui – ovviamente - non riusciamo a resistere…), gli altri banchi non sono migliori di quelli allestiti nella più vicina e facilmente raggiungibile Porta Portese a Roma. Molta roba di bassa qualità e soprattutto di importazione cinese.

Specialità gastronomica locale - frittelle fatte al momento



Angolo dei fiori

Proseguiamo la passeggiata e come al solito all’idea iniziale di far due passi nei dintorni subentra la solita camminata interminabile. Non che ci dispiaccia, anzi, siamo qui per questo…Il tempo è assolutamente variabile, ai limiti della schizofrenia. Nel giro di un’ora cambia velocemente da assolato a ventoso a piovoso per poi ritornare di nuovo bello e rannuvolarsi e così via. Ottimo per meteoropatici come me. La temperatura, per essere maggio, non è proprio caldissima, si sta bene in giubbino imbottito.

Uno dei canali

Formaggi in vetrina


Sembra una gioielleria e invece...

...Invece sono formaggi

Camminando raggiungiamo i primi canali, le case storte tipiche della città, i negozi che espongono formaggi come se fossero articoli di gioielleria, e il mercato dei fiori sul canale Singel.








Bisogna ammettere che davanti a tutte quelle bellissime piante, alle bustine di semi, ai bulbi e agli attrezzi da giardino anche un “pollice nero” come me si lascia un po’ commuovere e arriva facilmente la tentazione di comprarsi tutto…


Altro elemento caratteristico conosciuto da tutti, sono le biciclette. Ce ne sono per tutti i gusti e sfrecciano in ogni dove…la cosa che mi ha colpito di più è che la maggior parte di quelle in circolazione non hanno i freni (!)…non che li abbiano rotti, proprio non li hanno.

Dopo una pausa pranzo non particolarmente memorabile (diciamo che il cibo non è uno dei punti forti della tradizione cittadina), trascorriamo il pomeriggio nel Vondelpark, il principale parco di Amsterdam, sorseggiando un tè alla menta in buona compagnia (bello ritrovare amici in giro per l’Europa) in un chiosco affacciato sul verde.




Suggestiva anche la piazza su cui affaccia il Rijksmuseum, principale museo della città, che non abbiamo avuto il tempo di visitare. Lo scenario esterno è molto moderno, ordinato e pulito.





In serata, nonostante la stanchezza, continuiamo l’esplorazione del quartiere vicino all’hotel. E’ una città dove la vita è sicuramente più tranquilla rispetto alle metropoli nostrane, ma allo stesso tempo non manca la vivacità delle uscite serali e della convivialità. In alcuni pub è persino difficile trovare un posto a sedere senza prenotazione.

Dintorni dell'hotel




In ogni caso dopo cena e birra crolliamo sfiniti: visto che il tempo non dovrebbe essere male, decidiamo di visitare il parco dei tulipani il mattino seguente.