sabato 18 luglio 2015

Ancora Budapest - Isola Margherita e Parlamento

Il mattino seguente, un po’ annoiati dalla colazione dell’hotel, decidiamo di iniziare la giornata mangiando qualcosa in giro per la città. Il nostro primo giro al mercato non ha grande successo: di cibo pronto e caldo ce n’è in abbondanza, ma non è adatto ad alimentarsi in leggerezza. I banchi del primo piano propongono ogni sorta di delizia…salata e pesante: salsicciotti, crepes cariche di formaggio e peperoni, insoliti tranci di quella che potrebbe somigliare a una pizza ma molto alla lontana, crauti e tante altre soluzioni alimentari degne della colazione di un boscaiolo. Cambiamo meta, dirigendoci verso un bar pasticceria dall’aria accogliente situato verso metà della via Vaci. Prendiamo due fette di torta e due impeccabili cappuccini.

Colazione su Via Vaci

Le statue che rallegrano il cammino lungo il Danubio


Oggi l’aria è fredda, ma splende un sole meraviglioso, così scegliamo di raggiungere a piedi l’Isola Margherita, un grande spazio verde al centro del Danubio. La meta non è poi così vicina: è lunga la passeggiata per arrivarci ed è lunga quella all’interno dell’Isola. D’inverno sicuramente la visita non è molto suggestiva: molti alberi sono spogli, il parco è praticamente deserto, e all’ombra fa un discreto freddo.


Durante la nostra camminata incontriamo: ruderi di un convento dominicano, un serbatoio dell’acqua in stile art nouveau, un piccolo zoo con diverse varietà di anatre e pony, un giardino giapponese tenuto così così. Resto un po’ delusa, ma sono sicura che questa stagione non sia quella migliore per la visita sull’Isola. Diversa dev’essere la situazione in primavera, con cespugli fioriti, clima più mite e un po’ più di vita per i larghi viali del parco.




La lunga passeggiata mette fame. A ora di pranzo, decidiamo di provare un ristorante che ci hanno consigliato con entusiasmo: “sembra un po’ turistico, ma la cucina è ottima e si spende poco”.  Il posto (“Pesti Sorcsarnok”) si trova non lontano dal nostro hotel. Visto dall’esterno, in effetti, non è molto invitante, ma siamo sicuri del consiglio e in più, la sera prima alle 20 non siamo riusciti a trovare nemmeno un posto libero. Per pranzo siamo più fortunati: il cameriere ci accompagna in una sala sul fondo: tovaglie a quadretti e una grossa forma di pane sul tavolo. Ordiniamo due piatti di salsicce locali miste accompagnate da crauti e patate. Le porzioni sono abbondanti, i gusti buoni, anche se molto (forse troppo) decisi. Due delle tre salsicce sono piuttosto piccanti, non è un piatto per bambini né per stomaci delicati. Di sicuro non c’è bisogno di ordinare altro cibo…tutt’al più decidiamo di terminare il pasto con un assaggio di Unicum, l’amaro locale.

Il pomeriggio, dopo una sosta di ristoro in hotel, esploriamo un grande centro commerciale. Nulla di particolare da comprare, una grande folla ma molto disciplinata, bambini compresi, rigorosamente per la mano di mamma e papà. Di ritorno dal giro per negozi, spinti dalla curiosità andiamo a visitare un’altra struttura commerciale che si affaccia sul Danubio. E’ una costruzione in vetro e legno, molto bella all’esterno, molto abbandonata una volta varcata la soglia: qualche ristorante, un negozio di gadget di design, uno di abbigliamento teatrale (?) e un pub poco accogliente in cui sorseggiamo una birra con i camerieri che ci mettono fretta perché devono preparare i tavoli per una festa serale.

Decorazioni natalizie fuori dal Centro Commerciale



Arrivata l’ora di cena, ci rendiamo conto di essere davvero stanchi. Tra una camminata e l’altra in questa giornata abbiamo percorso diversi chilometri. Decidiamo di provare il ristorante dell’hotel, scartando con decisione gli spaghetti sul menù per assaggiare il salmone, condito con una deliziosa ma vendicativa salsetta all’aglio.

L’ultima giornata a Budapest, è dedicata alla visita del Parlamento. I biglietti li ho acquistati su internet prima di partire, ed è stata una buona idea: possiamo saltare le file alla cassa e andarcene a bere un caffè al grazioso e moderno bar vicino all’ingresso. E’ una di quelle giornate in cui ti fa piacere restare al chiuso: il cielo è azzurrissimo, il sole alto e splendente, ma un vento gelido ti ghiaccia le orecchie anche sotto il cappuccio ed è talmente forte che ti fa sbandare mentre cammini per strada.

La visita del Parlamento è immancabile e interessante più di quanto mi aspettassi, la costruzione non è bella soltanto fuori: accompagnati dalla nostra guida percorriamo scaloni, ammiriamo soffitti altissimi, restiamo incantati a guardare le volte del palazzo e incuriositi dai portasigari disposti con ordine per i corridoi.

Vista dal Parlamento

I corridoi

Gli interni



I portasigari disposti lungo i corridoi

Vista sul Danubio




Cambio della Guardia




Una meta che vi consiglio di non perdere, così come non va perso almeno un altro pranzo nel nostro mercatino preferito. Fa niente se è freddo, ci siamo ripromessi l’ennesimo pasto all’aperto perché tra le varie delizie che abbiamo visto sulla piazza centrale, c’è la zuppa di gulasch servita all’interno di una forma di pane…così, terminata la visita culturale in Parlamento, ci tuffiamo nel gelo e conquistiamo il nostro posto sulla panca di legno con una “scodella commestibile” dall’aria terribilmente succulenta.   



Il gulasch è bollente, un po’ grasso, ma perfettamente adeguato al clima: non potevamo scegliere cibo migliore per il nostro ultimo pranzo in città.

Prima di tornare in hotel a prendere le valige, ci dedichiamo a un paio d’ore di shopping: ricordini artigianali al mercato e qualche negozio di via Vaci. Anche se il Natale non è ancora arrivato, molti esercizi commerciali espongono già i cartelli dei saldi e offrono parecchi articoli con il 50% di sconto.  Visto che abbiamo un po’ di tempo da perdere e fa freddo, ne approfittiamo per comprare qualcosa da riportare a casa.

Diffusori di essenze in un vaso della Via Vaci

Tempo di prendere un tè nel bar dell’hotel, e riprendiamo la strada verso l’aeroporto, stesso percorso al contrario, senza intoppi: metro, autobus, aerostazione.

Siamo entrambi soddisfatti del viaggio e ci ripromettiamo di tornare, quando possibile, per visitare le altre terme e fare qualche altra passeggiata in questa bella città. Le offerte di viaggio non mancano e ci sono occasioni che vale la pena di non lasciarsi scappare. Un weekend a Budapest è sicuramente una bella esperienza da non perdere.


  

4 commenti:

  1. quando capisci il viaggio diventa libertà

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    1. Il mondo è un libro e quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina

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    2. Viaggiare è come il sale, è come le spezie, cambia il sapore di tutto ciò che tocchi, ti lascia profumi e fragranze impigliate nel cuore.

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  2. Ma quanta poesia!...qui ci sono ben 250 citazioni, ti anticipo il link prima che le posti tutte :-D http://aforisticamente.com/2014/06/28/250-frasi-citazioni-e-aforismi-sul-viaggio-i-viaggiatori-e-il-viaggiare/

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