martedì 24 giugno 2014

Valige


(data post originale: 05/03/2008) - Ho i bagagli fatti a metà, un sacco di piccole-grandi faccende da sbrigare al lavoro e giusto il tempo per un saluto veloce.
Parto per qualche giorno.

Vado in un posto non troppo lontano, ma sicuramente diverso anni luce da qui...Un posto che riesce ad affascinare anche solo per sentito dire, di cui "qualcuno" (che vi rivelerò più in là), nel lontano 1875 ha scritto:

"Una maestà infinitamente serena è diffusa su tutta quella bellezza: un non so che di giovanile e d'amoroso, che risveglia mille rimembranze di racconti di fate e di sogni primaverili; un che d'aereo, d'arcano e di grande, che rapisce la fantasia fuori del vero"

e ancora:

"Ah sì! Questo è il più bello spettacolo della terra; chi lo nega è ingrato a Dio e ingiuria la Creazione; una più grande bellezza soverchierebbe i sensi dell'uomo!"

Insomma, augurandoci che dopo più di un secolo sia rimasta ancora sia pure un briciolo di quella magia, le premesse per partire ci sono tutte.

Così rispulcio la lista delle cose da portare, sperando di azzeccare il look giusto in una stagione un po' altalenante, metto in stand-by la sensazione di lieve timore che mi accompagna alla vigilia di una nuova avventura, e sbrigo le ultime formalità di rito.

Oggi scommetto che sopporterò meglio anche gli utenti più problematici e chiacchieroni, con il sorriso interiore di chi sta per scappare via anche solo per un po'.
Per darvi un'idea della sensazione, vi lascio con un'altra frase "illuminante" del libro (voi nel frattempo provate ad indovinare autore e titolo...):

"Ah, nessun diletto può star a fronte di quello che si prova entrando in un paese sconosciuto, coll'immaginazione preparata a veder cose nuove e mirabili, con mille ricordi di fantastiche letture nel capo, senza pensieri, senza cure".

Al ritorno, promesso, seguirà dettagliato reportage.

Nel frattempo, buon fine settimana.
A lunedì.

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